Data di pubblicazione: 31 Ottobre 2018
È tempo delle smart home. Edifici intelligenti, interconnessi, capaci di migliorare il confort, la sicurezza e i consumi di chi li abita. Una sfida, anche per i serramentisti. In Italia, secondo quanto rilevato dall’Istat, oltre il 60% degli edifici esistenti ha più di quarant’anni d’età e quasi l’80% è stato costruito prima del 1990, secondo normative che non garantiscono i livelli di sicurezza, efficienza energetica, fruibilità e connettività richiesti oggi. Uno scenario che apre notevoli opportunità per i professionisti del settore chiamati a riqualificare il patrimonio edilizio esistente e a creare nuove soluzioni, più sostenibili e innovative, capaci di rispondere alle esigenze delle città del futuro.
Come rilevato dall’Osservatorio Internet Of Things della School of Management del Politecnico di Milano, il mercato delle smart home sta notevolmente crescendo, collezionando un + 35% nel 2017, tanto che la casa connessa in Italia vale circa 250 milioni di euro. E a trainare tale mercato sono principalmente le applicazioni IoT-Internet of Think per la sicurezza, come sensori per porte e finestre in grado di rilevare tentativi di infrazione, videocamere di sorveglianza, serrature e videocitofoni.
«La sfida per i serramenti è lanciata – commenta Alex Schweitzer, Responsabile Marchio e Servizio Clienti di Maico – Anche noi di Maico abbiamo registrato una notevole crescita del segmento delle smart home. Un comparto che sempre più andremo a potenziare, aggiungendo nuovi prodotti a quelli che già offriamo da anni e che sono sempre più richiesti sul mercato».
Tra i prodotti per smart home di Maico si ricordano, in particolare, i contatti magnetici che garantiscono una funzione di sorveglianza localizzata o integrata e sono ora disponibili anche nella versione senza cavi, in radiofrequenza. Possono essere posizionati in ogni tipo di serramento e con la modalità integrata interagiscono direttamente con gli impianti domotici dell’abitazione che possono percepire se le finestre sono aperte o chiuse, attivando di conseguenza le luci, il riscaldamento, il raffreddamento, la deumidificazione, gli oscuranti e il sistema di allarme.
Altrettanto richiesti sono gli alzanti scorrevoli motorizzati, il cui motore si nasconde completamente, senza necessità di doverli sovradimensionare. E ancora: le finestre motorizzate e le serrature motorizzate. Prodotti che piacciono perché garantiscono controllo, risparmio energetico e benessere. Secondo le ultime rilevazioni, infatti, il 38% dei consumatori italiani possiede già almeno un dispositivo per smart home.
Ma l’evoluzione del settore è davvero a tutto tondo. Ne è dimostrazione l’uso del BIM – Building Information Modeling nelle costruzioni. Il BIM consente ai vari operatori della filiera di lavorare in modo collaborativo a uno stesso progetto dialogando attraverso un modello intelligente, su cui vengono condivisi dati e informazioni. Il modello può essere letto, arricchito e modificato durante tutto il ciclo di vita dell’opera ed è ormai sempre più diffuso: basti pensare che dal prossimo anno, in Italia, sarà obbligatorio per partecipare a opere pubbliche (dal 2019 lo sarà per i lavori di importo superiore a 100 milioni di euro, nel 2025 sarà esteso a tutto il sistema dei lavori pubblici).
E anche i sistemi di realtà virtuale e aumentata si stano facendo velocemente largo, sia in cantiere che per le esposizioni. L’Istituto Fraunhofer Italia, in particolare, sta studiando un’applicazione chiamata «AR4Construction» (Augmented reality for construction) che consente attraverso un semplice smarthpone con dei sensori di movimento e di posizione, di camminare nel cantiere come se si fosse già dentro l’edificio ultimato, toccando gli oggetti quasi come fossero reali. E il sistema può essere combinato con il BIM migliorando ulteriormente la gestione delle informazioni.
«Altrettanto affascinante è l’utilizzo della realtà virtuale e aumentata negli showroom. Un sistema che molti serramentisti stanno adottando per regalare ai propri clienti un’esperienza immersiva nello spazio espositivo. In questo modo, la modalità di vendita cambia completamente perché il cliente ha la possibilità di simulare e toccare con mano l’inserimento di un determinato serramento nel proprio ambiente. Insomma – conclude Schweitzer – il futuro è molto più vicino di quanto si possa immaginare».