Data di pubblicazione: 07 Maggio 2019
Nel mondo delle porte, quando per diversi motivi non è presente una soglia, esistono degli elementi quasi invisibili, la cui utilità è però centrale per assicurare massimo confort abitativo. Sono le guarnizioni sottoporta, un “dettaglio” intelligente che fa la differenza.
Nella gamma Maico sono presenti tipologie di guarnizioni sottoporta con diverse specifiche. Negli anni hanno raggiunto livelli sempre più avanzati in fatto di tecnologie e materiali. A seconda del modello scelto, possono ridurre la permeabilità all’aria fino a contribuire alla tenuta acustica del sistema porta. Resistono, infatti, alla pressione dell’aria proveniente dall’esterno impedendo il passaggio dei rumori.
Bastano fessure anche solo di pochi millimetri tra la porta e il pavimento, del resto, per ridurne di molto le prestazioni. Si pensi a come gli spifferi non solo raffreddino gli ambienti ma favoriscano anche l’ingresso di sporcizia, polveri, insetti e rumori. Le guarnizioni sottoporta, attivate dalla pressione del pulsante sul lato cerniere, scendono come una ghigliottina con movimento diagonale, adattandosi gradualmente alla superficie del pavimento, riducendo in questo modo l’attrito durante la fase di chiusura dell’anta. E la possibilità di calibrare la pressione di discesa, regolando il pulsante laterale, assicura sempre il migliore contatto tra la guarnizione e il pavimento. «Le guarnizioni sottoporta, per poter ridurre la permeabilità all’aria del traverso inferiore, devono poter poggiare uniformemente sul pavimento ed essere in grado di tornare nella loro sede originaria, esercitando il minore attrito possibile, durante la fase di apertura/chiusura della porta. Per questo è importante scegliere il meccanismo a seconda dello specifico utilizzo, eseguendo la necessaria regolazione» – spiega Massimiliano Salvato, product manager di Maico.
Quindi, come si scelgono le migliori guarnizioni sottoporta? È necessario ribaltare la prospettiva. «Dobbiamo chiederci anzitutto cosa vogliamo dalla nostra porta, valutando le guarnizioni sottoporta non in maniera isolata ma nell’intero contesto d’applicazione» – avverte Salvato. Ad esempio, nel caso si ricercasse un particolare isolamento acustico sarebbe poco efficace utilizzare una guarnizione sottoporta performante se il pannello, le guarnizioni perimetrali e i meccanismi di chiusura della porta non lo fossero altrettanto. Adottare soluzioni che consentano all’anta della porta di aderire perfettamente su tutti i lati, minimizzando il “rischio spifferi” e combinando il tutto a un pannello di elevate performance acustiche, è quindi cruciale. Ricordiamoci perciò di considerare sempre la porta come un sistema, dove il risultato finale dipende da diversi componenti e dalla loro interazione, per cui è di primaria importanza non sottovalutare nessun aspetto sia in fase progettuale che in fase di esecuzione. Una corretta valutazione sul quarto lato, come detto nei casi in cui non sia presente una soglia, diventa quindi obbligatoria per costruire una porta (interna o di ingresso) di qualità.