Data di pubblicazione: 23 Novembre 2018
Digitalizzazione, formazione e innovazione, specie nel campo della sicurezza. Sono questi i principali ambiti in cui i serramentisti contano di investire nel 2019, lasciandosi alle spalle un anno nel complesso positivo. L’indicazione arriva dall’Osservatorio Serramenti 2018-19 curato da DBInformation Spa
e organizzato da Nuova Finestra, Showroom e Guidafinestra, con la partecipazione di 475 operatori del settore.
Per il 52% degli intervistati, il 2018 è stato un anno migliore rispetto al precedente, il 10% ha dichiarato di aver visto addirittura un forte incremento nelle vendite. E le previsioni per il nuovo anno sono altrettanto positive: il 51% prevede un 2019 di crescita, il 33% di stabilità. Non mancano però i problemi per un settore che è ancora al di sotto del 30% rispetto ai volumi di vendita del 2008 e che teme il venir meno delle aliquote delle detrazioni fiscali per l’ecobonus. Qualora si verificasse una simile prospettiva, il 35% degli operatori prevede una forte contrazione dei volumi di vendita e per il 30% sarebbe necessario sviluppare altri canali.
In ogni caso, la vera leva su cui puntare per i serramentisti è l’innovazione, da declinarsi soprattutto nella posa in opera (32%) e nell’antieffrazione (24%). Del resto, quello della sicurezza è un tema sempre più sentito. Il reato più temuto oggi – con il 60% di italiani che lo attesta – è il furto in abitazione e in 8 casi su 10 i ladri d’appartamento entrano in casa forzando una finestra o la porta di un balcone o di una terrazza. Dunque, è fondamentale scegliere i serramenti più efficaci nella protezione.
È d’esempio il lavoro svolto in Maico Technology con Guardian Angel, il programma di test in laboratorio che attesta l’efficacia delle finestre nel resistere ai tentativi di effrazione. In laboratorio si prova a deformare le finestre con attacchi eseguiti da un macchinario che applica un carico fino a 300 kg sui punti deboli. Successivamente viene simulato un tentativo di intrusione con attacco tramite spallate, calci o simili. Infine, si passa agli attrezzi più comunemente utilizzati dai ladri. Per poter rientrare nella classe di resistenza 2 (RC2), il test dura in totale 15 minuti e a finestra deve resistere all’attacco almeno 3 minuti interi. Per rientrare nella classe di resistenza 3 (RC3), invece, l’attacco dura 20 minuti e la finestra deve resistere almeno 5 minuti interi. Esattamente come verificato dall’azienda Verona Finestre che con i portoncini realizzati con profili Profine, dotati di meccanismi Maico, ha appena superato il test RC3. I serramenti certificati Guardian Angel, infatti, sono conformi alla normativa EN 1627-30. Inoltre, i serramentisti che aderiscono a questo programma devono frequentare un corso di formazione dedicato all’argomento «finestra sicura» nella sua globalità e possono accedere ai programmi di cascading con cui Maico trasmette loro non solo i certificati di prova di cui hanno bisogno per immettere nel mercato serramenti antieffrazione testati sugli infissi, ma anche la competenza necessaria per assicurare ai clienti che tali serramenti sono davvero «a prova di ladro».