Data di pubblicazione: 18 Luglio 2019
È una fotografia a colori quella scattata dal Rapporto UNICMI 2019. Il documento, appena presentato, mostra un mercato dei serramenti con andamento positivo. A trainare il comparto è soprattutto il recupero residenziale, ma anche il nuovo torna a farsi strada. Pesa, sul futuro, l’incertezza economica nazionale e c’è da lavorare sulla crescita dimensionale delle aziende. Ecco il dettaglio.
Nel 2018, l’edilizia ha performato meglio del PIL, con + 3% di investimenti nelle costruzioni residenziali nel 2018 e 2,2% nel non residenziale. L’outlook è positivo e per i prossimi mesi si attende una ripresa anche delle nuove costruzioni anche se, nel comparto non residenziale, tale andamento sarà determinato soprattutto dalla crescita economica generale.
Lato serramenti, la domanda di infissi e facciate stimata intorno ai 4.8 miliardi di euro nel 2019, potrebbe raggiungere i quasi 5 miliardi nel 2020 con più di 7 milioni di finestre vendute. Le quote di mercato ripartite per tipologia di materiali vedono consolidarsi il PVC con circa il 33% di quota di mercato (rispetto al 31% del 2018), seguito dal legno al 31%, mentre l’alluminio si attesta sul 37%. Percentuali che dovrebbero rimanere stabili anche nel 2020.
Da segnalare il peso degli incentivi fiscali che restano una componente strutturale importante della domanda di serramenti, pari a quasi 1,7 miliardi di euro nel 2019. In particolare, si calcola che circa il 50% del fatturato delle aziende sia dato dagli incentivi e che essi pesino per il 38% sull’intero mercato dei serramenti e per il 53% sul segmento residenziale. Se confermati anche nel 2020, dunque, continueranno a stimolare il comparto in maniera rilevante.
Infine, il focus sulle performance aziendali. Secondo il Rapporto UNICMI 2019, la redditività dei costruttori di serramenti e di facciate continue conferma l’andamento migliorativo rispetto agli anni della crisi (nel 2016 si toccò il valore minimo dell’1.8% per i produttori di serramenti. Una caduta determinata dalla forte pressione sui prezzi).
La sfida è ora per tutti quella della crescita dimensionale, da imparare a gestire adeguatamente. Come noto, infatti, i produttori di serramenti metallici sono aziende di piccole e medie dimensioni (nel mercato italiano operano circa 2.000 società di capitali di cui solo 500 con oltre 1 milione di euro di ricavi) che hanno adottato un modello di business basato su un’offerta ampia e diversificata, in grado di raggiungere diversi segmenti di mercato. I costruttori di facciate continue, invece, sono aziende di medie e grandi dimensioni (16 milioni di Euro di ricavi medi, circa 40 aziende) che adottano un modello di business specializzato e realizzano oltre l’80% dei ricavi con le facciate continue.
*Fonte: testi e grafici Rapporto UNICMI 2019